Vaccino Anti Covid: le due Categorie di Bambini che Non Possono fare il Vaccino

Se Non Trattati In Modo Adeguato

L'asma bronchiale può anche rientrare nel quadro clinico dell'ipersensibilità a farmaci; va tenuto presente, però, che l'"asma da aspirina" ( o " asma da analgesici" ) è da considerare una reazione pseudo-allergica (PAR), dovuta a meccanismi extra-immunologici. Asma cardiaco: dato da scompenso cardiaco, l'insufficiente forza di contrazione del cuore determina il raccogliersi di liquidi nelle vie aeree (edema polmonare), con conseguente difficoltà respiratoria per meccanismi riflessi di broncocostrizione. Per questi motivi, a nostro avviso, la via orale può trovare indicazioni, in alternativa alla via inalatoria, soltanto nelle forme lievi di asma bronchiale e nelle fasi intercritiche, quale terapia di mantenimento, per assicurare una persistente riduzione del tono bronchiale. Per arrivare al controllo dell’asma si può assumere la terapia in modo costante e continuativo con gli opportuni inalatori prescritti e cercare di ridurre gli atteggiamenti viziati quali il fumo di sigaretta. L’asma grave differisce da quella lieve o moderata perché non risponde alle terapie tradizionali (corticosteroidi e broncodilatatori) e si manifesta in modo cronico e continuativo, può causare frequenti accessi al pronto soccorso o ricoveri in ospedale. E che quando arrivano, non si trattano in modo adeguato perché non si hanno i farmaci al bisogno per calmare l’infiammazione e aprire i bronchi.

Tenere sotto controllo le crisi è importante non solo per poter respirare bene, ma anche per evitare un rimodellamento dei bronchi che, nel lungo periodo, può causare insufficienza respiratoria. L’asma bronchiale (di solito chiamata solo «asma») è una malattia infiammatoria cronica delle vie respiratorie che si manifesta con episodi di affanno dovuti al loro restringimento, in particolare dei bronchi. A questa iperresponsività corrisponde una variabilità della funzionalità respiratoria e un aumento del tono muscolare delle vie aeree. Come già accennato in precedenza, la remissione della crisi asmatica, con reversibilità totale o parziale dei vari parametri di funzionalità respiratoria, può intervenire con varie modalità: bruscamente, sin dalle prime ore o dai primissimi giorni di trattamento ("fast responders"); gradualmente, nell'arco di alcuni giorni di trattamento ("slow responders"); molto lentamente, dopo un periodo divari giorni in cui non si rileva alcuna variazione dei parametri funzionali respiratori ("apparente irreversibilità"). Fai una boccata ogni 30-60 salbutamol farmacia on line acquistare secondi, fino a un totale di 10 erogazioni. L’asma è una malattia ad andamento variabile, che può presentarsi improvvisamente (crisi asmatica) o gradualmente, e può avere diversi livelli di gravità con crisi sporadiche (asma intermittente) o frequenti, con andamento cronico (asma persistente). Per ottenere ciò è necessario studiare delle soluzioni personalizzate per monitorare e trattare la condizione, come ridurre l'esposizione agli allergeni, eseguire test per valutare la gravità dei sintomi e ricorrere all'uso di farmaci.

Dopo aver confermato la presenza di asma, andranno valutati i possibili agenti scatenati, con particolare attenzione ai possibili allergeni, con la esecuzione di test cutanei (prick test) o su sangue (RAST). Essi sono in grado di scatenare oculo-riniti, dermatiti e - in presenza di iperreattività bronchiale - anche attacchi asmatici; possono essere documentati con appositi test. «Ci sono inoltre sintomi che possono far sospettare la presenza di asma - sottolinea Puggioni - e che possono presentarsi a qualsiasi età: l’oculo-rinite allergica, quindi gli occhi che lacrimano, accompagnata dalla rinite classica stagionale, oppure mancanza di respiro persistente e da non confondere con il naso chiuso dovuto a un semplice raffreddore. Nelle forme di asma allergica, possono coesistere manifestazioni di rinite e/o congiuntivite, soprattutto nelle forme da pollinosi stagionale. Di fatto, nel 70-80% dei pazienti con asma è sempre presente anche una rinite. L’attuale prevalenza media stimata in Italia è del 6.6%. I pazienti con asma grave rappresentano una piccola quota degli asmatici, circa il 10%, ma costituiscono un sottoinsieme particolarmente importante perché sono quelli che hanno una peggiore qualità della vita e, da soli, sono responsabili di più del 30-40% dei costi dell’intera patologia.

«Il problema dell'asma - spiega la dottoressa Puggioni - è che non si riesce a quantificare, non riusciamo ad avere il numero preciso di pazienti perché nel nostro SSN, asma lieve, moderata e grave hanno tutte lo stesso codice esenzione, lo 007. E non tutti quelli che soffrono di asma hanno ricevuto una diagnosi ufficiale». Un’altra insidia nella gestione di questa patologia è che chi assume una terapia (per asma lieve, moderata o grave) appena sta bene, smette di seguirla. In casi di asma stagionale o allergica che insorge, ad esempio, solo in determinati momenti dell’anno, in quel caso la terapia sarà seguita solo in quel periodo. I farmaci biologici invece colpiscono solo quella piccola parte del sistema immunitario che è responsabile dell'infiammazione di tipo due (quella di tipo uno è quella dei virus e batteri). Assumere cortisone per via orale è una pratica che andrebbe fatta solo in casi di emergenza e sotto controllo medico, perché innanzitutto non è la terapia d’elezione per l’asma e, in secondo luogo, un suo abuso causa effetti collaterali molto gravi: quadruplica il rischio di osteoporosi, in particolare nella donna, raddoppia il rischio di diabete mellito, aumenta lo sviluppo delle patologie cardiovascolari, ipertensione, problemi di circolazione.

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